Palazzo della Pilotta
Segno di potere per i duchi Farnese che ne vollero la costruzione nella seconda metà del '500. Il nome Pilotta deriva dal gioco basco della pelota che si giocava nei suoi cortili. Non fu mai residenza. Ospitava i servizi della corte ducale: magazzini, stalle, scuderie. Era collegato al Palazzo Ducale, sull'altra riva del torrente, da un ponte coperto detto Corridore. L'edificio non venne mai completato. L'interno è accessibile grazie al grande scalone a forbice a tre rampe (primo in Italia) opera di Simone Moschino su modello di quello dell'Escorial. Oggi il palazzo è sede di diverse istituzioni artistiche e culturali: Galleria Nazionale, Museo Archeologico, Teatro Farnese, Biblioteca Palatina, Museo bodoniano.
Palazzo Ducale
All'interno del Parco Ducale, oggi aperto al pubblico, il palazzo dei duchi Farnese venne costruito a partire dal 1561 dal Vignola. Oggi si presenta nell'aspetto neoclassico datogli nel '700 dall'architetto di corte Ennemond Petitot. Salendo dallo scalone si accede al piano nobile attraverso una volta costellata da 224 uccelli in stucco per proseguire poi nelle sale affrescate da Jacopo Bertoja, Girolamo Mirola, Jacopo Zanguidi, Tiarini, Gian Battista Trotti e Agostino Carracci. Dopo aver ospitato per decenni l'Arma del Carabinieri da quest'anno sarà la sede di rappresentanza dell'EFSA (Authority Europea per la Sicurezza Alimentare).
Palazzo Rangoni - Farnese
Attuale sede della Prefettura, situato su strada della Repubblica (via Emilia), maggiore direttrice della città, la strada dei cortei e degli ingressi trionfali. I Rangoni, signori di Roccabianca, acquistarono il palazzo nel 1527 e nel 1690 una parte del palazzo divenne di proprietà dei signori di Parma, i duchi Farnese di cui è visibile lo stemma gigliato sul portale d'ingresso. Alla morte dell'ultimo Rangoni nel 1762, il palazzo entrò nella Camera Ducale. Del XVII sec. rimane la imponente facciata incorniciata da due telamoni che sorreggono il balcone soprastante.
Palazzo Sanvitale
Sorge nel piazzale omonimo e porta il nome di una delle più importanti casate parmensi. Sicuramente tra i più eleganti e prestigiosi palazzi della città. Di origine seicentesca, deve la sua attuale sistemazione a lavori effettuati nel '700 che videro la costruzione di una nuova ala e dello scalone d'onore. Oggi è proprietà della Banca Monte Parma e sede di mostre temporanee. Al piano terreno, con ingresso da via Bruno Longhi, si trova il Museo Amedeo Bocchi costituito a seguito della donazione di 133 opere dell'artista, da parte degli eredi, alla Fondazione Monte Parma.
Palazzo Grillo - Marchi
Locato su strada della Repubblica, venne edificato tra il 1770 e il 1774 per volere del marchese Scipione Grillo. In stile neoclassico, con facciata in finto bugnato e cornici marcapiano. L'accesso al piano nobile è scandito da uno scalone a forbice in marmo decorato da statue in terracotta. Il nome del palazzo deriva dalla famiglia Marchi proprietaria dell'edificio dal 1859. Dopo il restauro curato dai proprietari, oggi è sede di rappresentanza della Fondazione Arturo Toscanini.
Palazzo Pallavicino
Edificato nel 1646 da Alfonso Pallavicino su un precedente edificio degli Sforza di Santafiora il cui ricordo rimane nella toponomastica (piazzale Santa Fiora). Oggi è sede del Tribunale Amministrativo Regionale. La facciata in mattoni risale all'inizio del '700. Il piano nobile ospita sale elegantemente decorate e il salone affrescato da Sebastiano Galeotti.