Furono i Sanseverino, feudatari dalla metà del 1400, a fare della rocca di Colorno un palazzo signorile, che, dopo il passaggio a Ranuccio I Farnese nel 1612, venne trasformato in residenza estiva dei duchi di Parma. All'arrivo dei Borbone, sotto il governo di Filippo e di sua moglie Louise Elisabeth, figlia di Luigi XV, il palazzo si guadagnò l'appellativo di "piccola Versailles" per la bellezza del palazzo e soprattutto per i suoi splendidi giardini . Oggi è possibile visitare il piano nobile della residenza così come lo progettò e decorò Ennemond Petitot a metà '700, l'appartamento privato, una sorta di eremitaggio, del duca don Ferdinando e l'intatta cappella di S. Liborio, scrigno di epoca settecentesca.
Una passeggiata nel giardino ducale ripristinato in questi ultimi anni con la sistemazione del parterre alla francese, e il giardino all'inglese creato dalla duchessa Maria Luigia, seconda moglie di Napoleone Bonaparte, completa la visita. Il parco è stato inserito nell'elenco delle "perle verdi" italiane selezionate per il progetto Giardino felix che riunisce in un unico itinerario i più bei giardini d'Europa.
Il Palazzo è sede di mostre temporanee e di ALMA, scuola internazionale di cucina.